SCUOLA E BAMBINI PRECOCI

Alcuni bambini appaiono “precoci” per cui, già all’età dell’asilo, se non prima, alcuni genitori si pongono il problema di come “coltivare” questa precocità e quale possa essere la scelta  migliore per stimolare il bambino e quali mezzi e strutture scegliere. 

Dobbiamo ricordare che nell’educare vostro figlio dobbiamo preoccuparci innanzitutto di un armonico sviluppo psicofisico. Sicuramente è frustrante per un bambino “dotato” dover seguire ritmi più lenti in quanto alcuni bambini sono, almeno apparentemente, meno dotati di loro ma una frustrazione ancora peggiore potrebbe essere quella di non sentirsi in grado di mantenere i ritmi da genio o da primo della classe e, con questo, di dare dispiacere ai genitori.

Inoltre a tutti i bambini sia precoci che normodotati o ipodotati piace sentirsi uguali agli altri, il  senso di uguaglianza rafforza il senso di identità e di appartenenza ad un gruppo, e facilita quindi lo sviluppo relazionale.

Sconsiglierei piccole scuole di geni (ne sono state create alcune), è sufficiente la frequenza in una normale scuola materna o scuola in quanto ormai in molte  vengono attivate varie attività laboratori teatrali, di informatica, di lingue straniere.

Se avete dei dubbi rivolgetevi alle scuole e fatevi illustrare i vari progetti formativi (POF)

Se  il bambino manifesta particolari inclinazioni è giusto cercare di stimolarlo con corsi di musica, di lingua ecc. ma senza esagerare. Cercate sempre di avere del tempo da dedicare al bambino e permettetegli anche di avere dei momenti senza, o con poca, attività, degli spazi “vuoti” in cui possa lasciare spazio alla sua fantasia. Ci sono bambini che hanno quasi già bisogno di una segretaria o di una agenda da quanti impegni hanno. Capita a volte di dover stare al telefono alcuni minuti per patteggiare l’ora e la data di una visita dal medico in quanto: lun e ven gioca a pallone, mart e giov. va a cavallo e negli altri giorni prende lezioni di chitarra e di tedesco. Esagero un poco ma, in alcuni casi, mi avvicino molto al vero.

Un'ultima raccomandazione, che suona un po' come un monito: non dimenticate "mai" l'età di vostro figlio. La precocità in uno o più settori può essere un gran vantaggio se ben sfruttata, ma può trasformarsi in un vero incubo per tutti voi: può portare a pericolose dinamiche di aspettative mancate e frustrazioni enormi. La professione di un bambino è quella… di essere un bambino, di aver bisogno cioè di affetto, di amore, di comprensione ma non solo, anche di regole e di negazioni. Va stimolato ma va anche “calmato” se esagera nelle sue manifestazioni. Inoltre spetta a noi genitori fornirgli equilibrio e disciplina e le doti talora più importanti della “precocità” sono la diligenza, lo zelo e la forza del sacrificio, la costanza. Se diamo al bambino una strada tutta rosa e fiori, tutta in discesa rischiamo che alla prima difficoltà il bambino o, peggio, l’adolescente o l’adulto, avrà dei problemi tanto più grandi quanto più tardi avvengono