Il pediatra prima della nascita!!

 

Finalmente è nato. La mamma è ancora in ospedale ma intanto ci starà molto poco in quanto ormai è attuata in tutti gli ospedali la “dimissione precoce”.

Dimissione precoce o meno intanto  domani mamma e baby andranno a casa; vengono in mente tanti dubbi: come lo vesto? Come lo tengo in braccio? Come lo faccio viaggiare in auto? Lo farò dormire nel lettino o sulla carrozzina ecc. Queste ed altre domande confondono i genitori già spesso confusi per i problemi di alimentazione e per i vari consigli che subiscono da persone vicine che tutto a un tratto si sono trasformati in super esperti su tutto quanto riguarda la gestione di un bambino anche se , alcuni, non ne hanno mai avuto né gestito uno, al massimo li hanno visti in giro o in foto.

Il primo consiglio che ci sentiamo di dare è quello di cercare e di conoscere il pediatra prima del parto. Al giorno d’oggi si fanno tanti corsi pre nascita, si parla tanto di gravidanza, di miglioramento della gravidanza, di umanizzazione della gravidanza e del parto, di modalità di parto senza dolore o “alternative” tipo parto in acqua o parto a domicilio (come facevano i nostri nonni o genitori anni fa, quando però gli esiti e la mortalità infantile e le complicazioni erano più alti. In alcuni paesi, come l’Olanda, esiste una grande tradizione del parto a domicilio; hanno però una grande organizzazione sanitaria) ma non si da uno dei consigli più importanti: cercare e conoscere il pediatra prima della nascita del bebè.

Quando arrivate a casa è estremamente importante sapere di poter contare su  un medico che si è già conosciuto, magari con un colloquio di persona, e che vi aiuterà a risolvere i piccoli o grandi problemi che si presenteranno da quando vostro figlio nasce a quando diventerà adulto.

Alcuni genitori rimangono legati al punto nascita ove è nato il bambino soprattutto se il personale è stato disponibile e si è creato un buon rapporto ma, inevitabilmente, il bambino cresce ed i problemi che pone non possono più essere gestiti da un centro che risponde appieno alle esigenze del bambino nei primi periodi della vita ma che inevitabilmente, per competenze e cultura, delega ad altre figure, quali il pediatra di famiglia, la gestione del bambino per problemi di svezzamento, vaccinazioni, asilo nido, ed altro. Quindi tanto vale cercare una figura di riferimento il più presto possibile. Una alternativa può essere rappresentata dai consultori materno-infantili, soprattutto se in zona non si trovasse un pediatra disponibile (eventualità ormai remota visto che in convenzione sono stati ammessi nuovi pediatri) o in situazioni in cui non si ha l’assistenza sanitaria (immigrati). Il pediatra di famiglia è comunque l’unica figura di riferimento che assicura una gestione personalizzata del bambino e l’unico disponibile ad una visita, se è necessario, a domicilio.

Il p.di famiglia  è la persona che garantisce a ciascun bambino l’assistenza globale poiché la sorveglianza sanitaria continuativa è necessaria per informare, educare, prevenire oltre agli interventi di diagnosi, cura e riabilitazione. In queste ultime situazioni  la famiglia  deve comprenderne l’utilità di avere un punto di riferimento nel p.d.f., nel rispetto delle competenze delle altre figure professionali che si prendono cura del bambino.

Gli aspetti peculiari della medicina di famiglia sono la prevenzione, l’educazione alla salute, oltre la cura delle malattie acute.

Il pdf infatti pone un impegno sempre crescente nella prevenzione primaria e secondaria, attingendo sempre più competenza in branche specialistiche affini, frequentando corsi di aggiornamento condotti da specialisti altamente qualificati acquisendo pertanto elementi idonei per prevenire, individuare, curare.

-Spetta al pdf redigere la cartella clinica ,aggiornandola di volta in volta con un riepilogo di quanto è avvenuto

-Pianifica le visite di controllo per assicurare una assistenza continuativa

-Prevenzione primaria e secondaria  verso i suoi piccoli pazienti, anche attraverso messaggi educativi:

-Interventi di educazione sanitaria

-Prevenzione degli incidenti (schede, raccomandazioni)

-Individuazione    identificare  di eventuali screzi di coppia  depressioni  o nelle figure adulte di riferimento  situazioni che alterano il clima famigliare, dare suggerimenti con eventuale avvio  a centri di sostegno  specializzati

--Prevenzione della carie

 -Prevenzione e diagnosi precoce delle malocclusioni :

-valutazione longitudinale dell’accrescimento

-informazioni chiare e semplici sulla malattia e il suo sviluppo che aiutano affrontare

a sopportare e supportare le ansie e le angosce relative.

-Ascoltare le paure e le perplessità. A volte la famiglia puo’ avere problemi nel comprendere  la malattia e le sue cause  e vuole avere più informazioni  anche per il futuro o informazioni relative a eventuali nuovi trattamenti o farmaci o consigli x gestire la vita quotidiana  compito del pdf di colmare qualsiasi lacuna e aiutare

-Altri problemi relativi alla nutrizione, alla alimentazione, alla crescita, alla cura personale,  alla comunicazione apprendimento delle relazioni sociali