Gentile dottore,
la ringrazio per la sua
competenza e per avermi risposto in maniera così
esauriente. Anch'io,
nonostante la mia non competenza nel campo ( sono un
chimico, non un medico) penso che sarebbe
rischioso fare il richiamo
all'esavente. So, infatti, come è stato male mio figlio ed ho provato il
panico per l'impotenza di poter agire visto che la tachipirina, le spugnature
di acqua tiepida e il tenere
fresco mio figlio durante la febbre (decalogo del
medico a cui mi sono attenuta
fedelmente) non sembrassero avere alcun effetto.
Avevo letto tempo fa
la scheda tecnica del vaccino esavalente e so anche il
progressivo aumento d'incidenza delle
complicanze post-vaccino nel passare
dalla 2° dose al richiamo (cosa
che comunque ho potuto sperimentare su mio
figlio già nel passare dalla 1°
alla 2° dose). Ho letto anche di una morte
improvvisa avvenuta mi pare a Como
dopo la somministrazione della prima dose
di vaccino e le giuro che
sembrava di rivivere quello che è
successo a mio
figlio solo che la bimba di Como putroppo
non ce l'ha fatta. è vero che a
volte si tenta di insabbiare quello che
succede per una questione di
convenienza ma a volte sarebbe meglio
tentare di andare a fondo alla
faccenda
ed essere meno leggeri per
evitare che faccende del genere possano ripetersi.
Capisco la sua cautela nel consiglio che ha cercata di darmi e so che comunque
spetta a me e ad il mio pediatra decidere il da farsi;
purtroppo noi due non
siamo d'accordo. In questi casi
che si fa? Penso che parlerò anche con il
medico sanitario perché in qualche
modo qualcuno dovrà assumersi una
responsabilità o nel farla o nel non farla
visto che 4 delle 6 vaccinazioni
sono abbligatorie.
Grazie per la sua gentile collaborazioneo;
mi scusi se forse nelle mie parole
c'era molto di uno sfogo personale.
Cara mamma
Grazie per il ringraziamento inviato. Fa sempre piacere avere un
feed-back positivo.
Ci sentiamo comunque di fare alcune precisazioni.
La prima sulla febbre a cui, quando il b.
frequenterà la comunità sarà molto frequente e che, di per sé, non causa problemi
(paura le prime volte certamente sì). Quasi sempre la
febbre è espressione di forme virali che possono causare febbre anche oltre ai 40° C
(tipico esempio la “sesta malattia” o febbre dei tre giorni). I nostri consigli
in tal senso vanno interpretati come una prudenza forse eccessiva ma, nel dubbio, doverosa e di nessun impatto sulla copertura
vaccinale di suo figlio.
“…..morte improvvisa avvenuta mi pare a
Como dopo la somministrazione della prima dose di vaccino”.
Come abbiamo scritto stabilire un nesso di causalità non è sempre agevole
in medicina e ricordo di un bambino che , per un disguido non legato a problemi di salute non ha fatto il vaccino
e che è deceduto nella notte. Avesse fatto il vaccino la
semplicistica regola del “post hoc, propter hoc”
avrebbe fatto gridare alla morte da vaccino.
In certe situazioni è necessaria una grande cautela che non vuole assolutamente dire “insabbiare” il problema.
Purtroppo, con tutti i progressi che abbiamo fatto, esiste
una mortalità infantile seppur ridotta a circa il 6 per mille dal 100 per mille
degli inizi del 1900 a cui i vaccini hanno contribuito e che alcune di queste morti non hanno
spiegazioni adeguate.
Purtroppo i media si interessano dei vaccini
solo in occasione di ipotesi di danni, quasi mai in positivo, e quando la notizia non viene
confermata la smentita spesso non viene data o occupa uno spazio in
significante e certamente non in evidenza sul quotidiano.
Nuovamente un Cordiale Saluto