DOMANDA

Buon giorno dottori!!! Bellissimo sito, ricco di info che tranquillizzano, informandoci, noi neo genitori!!!! Mi chiamo Barbara e sono la mamma di una bella bimba di circa 53 gg. Ho una domanda da porvi....mio marito, o meglio la mamma di mio marito, non ricorda con esattezza che tipo di malattie "da bambini" (morbillo....rosolia....varicella....) mio marito abbia fatto nell'infanzia...Ricorda solo gli "orecchioni".......Siccome quando gli uomini sono malati diventano delle "piaghe sociali"....(perdonatemi la battuta!!!) esistono degli esami del sangue per vedere.....cosa è successo nell'infanzia del mio povero maritino......(che peraltro è terrorizzato dalla varicella e dal morbillo....pensate che si è già letto tutte possibili complicanze!!!!!)

 

 

Ancora una cosa.....se risultasse "vergine" da alcune malattie.....è bene e giusto vaccinarlo????

 

 

 

Gent.ma Sig.ra

 

concordiamo con Lei sul fatto che ammalarsi da adulti, ed in particolare delle malattie "da bambini", sia oltremodo fastidioso sia per l'ammalato sia per i familiari. Questo perchè da adulti si sopportano malvolentieri tutte le malattie, ma anche perchè quelle esantematiche si sono dimostrate più severe in raffronto alle medesime sofferte in età infantile. Pertanto opportunamente vi preoccupate anche perchè, usualmente, sono i bambini gli "untori" dei grandi recettivi a tali malattie, e gli anni di frequentazione degli asili o delle scuole saranno quelli di maggior rischio. Quindi vaccinare il vostro bambino, a suo tempo, sarà una garanzia per lui e per il papà; però questo potrebbe non bastare ad evitare le malattie esantematiche in quanto tuttora, nel nostro paese, le coperture vaccinali sono insufficienti ad eradicarle e "l'untore" potrebbe essere un bambino non vaccinato o un altro adulto Certamente,come ci richiede, possono essere effettuati i dosaggi degli anticorpi specifici per tali malattie ma tenga presente che tale "strategia" può essere utile al caso singolo come il Suo, meno quando si decidono strategie collettive in quanto il costo di una valutazione su tutta la popolazione suscettibile risulterebbe enorme e quindi impraticabile. Nel caso di Suo marito potrebbe risultare un tasso (lo chiamiamo "titolo") di anticorpi proteggenti valido, oppure un titolo dubbio, ai limiti del negativo, in quanto saranno eventualmente trascorsi molti anni dalla possibile malattia naturale, oppure un titolo negativo. Pertanto non si aspetti l'assoluta verità dall'esecuzione di tale esame (comunque consigliabile) tenendo comunque ben presente che l'effettuazione della vaccinazione antivaricella o antimorbillo in un soggetto che abbia già presentato la malattia naturale, non comporta rischi aggiuntivi a quello della vaccinazione in se' e per se'. Questi rischi di effetti indesiderati sono assai scarsi sia per varicella che per morbillo ed in genere lievi, mentre le reazioni più gravi sono comunque assai più rare delle possibile complicazioni delle stesse malattie, specie in età adulta. Per varicella, in particolare, nel caso volesse praticarla, consideri l'opportunità di una doppia somministrazione a distanza di almeno un mese dalla prima; mentre per morbillo (è probabile cha abbia difficoltà a procurarsi il vaccino singolo e debba, forse, ricorrere al trivalente morbillo-parotite-rosolia mentre è di prossima commercializzazione il bivalente morbillo- rosolia) la vaccinazione andrà distanziata di almeno un mese da varicella oppure praticata nello stesso giorno. Per la rosolia, la vaccinazione anche dei maschi (bambini o adulti) rappresenta una scelta di solidarietà nei confronti di quelle donne che non abbiano risposto positivamente al vaccino (si ipotizza un 5% per una sola

dose) o che non si siano potute o volute vaccinare.

Pertanto la strategia attuata anche nel nostro paese è quella di vaccinare per rosolia anche i maschi proprio per ridurre al minimo possibile i casi di rosolia congenita causati dalla rosolia contratta dalla mamma in gravidnza, patologia che può manifestarsi in modo estramemente grave per il neonato. Come vede in queste strategie di politica sanitaria che coinvolgono anche singoli individui, le problematiche collettive sono ben presenti alla categoria medica, e da un argomento di interesse personale come il Suo, si può arrivare a comprendere valutazioni più generali delle quali è doveroso informare il pubblico. Anche per questo La ringraziamo per la Sua iniziativa di richiesta di informazioni al nostro sito APEL

 

giorgio conforti